Che strano Paese l’Italia, siamo così assuefatti alle sanzioni che ci vengono regolarmente inflitte dall’Europa per il ritardo nell’attuazione delle sue direttive – spesso ingiuste e folli – che se qualcuno si permette di mostrarsi in anticipo di nove anni sui programmi, viene ritenuto in difetto.
Data l’immonda (mai come in questo caso ritengo opportuno usare questo termine) situazione dei rifiuti a Roma, bene fa il Ministro Galletti a “bocciare” il piano rifiuti della giunta Raggi[1] … meglio far morire Roma di spazzatura, speculando con la stampa sulla incompetenza del M5S, meglio continuare a creare le “giuste” condizioni affinché chi abbia sempre mangiato, grazie all’immondizia romana, possa continuare a fare grassi profitti!
Del resto il nostro Paese è un Paese che crede molto nelle nostre risorse mentali e manageriali … ci crede così tanto che, se qualcuno vale tanto, lo si invita ad espatriare per poter realizzare meglio i propri progetti, per poi eventualmente definirlo un vigliacco per essere emigrato!
Non c’è quindi nulla di cui scandalizzarsi davanti alla dichiarazione di Galletti che ha ritenuto il piano rifiuti di Roma “troppo virtuoso per essere credibile”. Per la precisione è stato detto “questo piano molto ambizioso: i target che hanno sulla differenziata e sulla prevenzione dei rifiuti sono più virtuosi di quelli individuati dalla direttiva Ue e vengono colti 9 anni prima”.
Non mi voglio addentrare nei dettagli di questa nuova comica italiana, per cui invito chi voglia saperne di più ad andare a leggere il link che ho condiviso, lasciatemi però esprimere il mio disgusto per un Paese ormai allo sfascio che premia i parassiti e penalizza chi potrebbe fare tanto per rimettere in moto la sua economia.
[1] http://www.beppegrillo.it/m/2017/05/un_piano_troppo_virtuoso.html