Sulla sospensione della consigliera M5S contraria allo Stadio ricorda le politiche di Woody Allen ne “il Dittatore dello Stato libero di Bananas”
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum! Sin dalle elezioni di giugno 2016, negli ambienti romani e non solo, si era detto che il M5S non poteva permettersi di “sbagliare” perché, perdendo Roma, si rischiava l’implosione del Movimento stesso.
Tuttavia, sin da subito, abbiamo dovuto registrare una serie di nomine che definire “discutibili” risulterebbe un eufemismo, abbiamo assistito alla cacciata dalla giunta di assessori, abbiamo visto il reiterarsi delle nomine di personaggi provenienti da altri schieramenti (con idee molto lontane da quelle che ci si sarebbe dovuti aspettare), abbiamo visto l’assurda uscita di scena di Berdini il quale, piuttosto che uscire da signore, chiarendo di non volersi piegare alla dittatura della cricca dello Stadio, ha preferito uscire di scena creando un patetico gossip … una scelta che, in realtà, ho rivalutato perché mi sono convinto – per come stanno andando le cose – che la sua scelta “suicida” sia stata ben ponderata per fare in modo che lo sbattessero fuori senza correre il rischio di essere mantenuto in squadra.
Della serie “meglio una mala creanza che un dolore di panza!”
Tra tutte le cose assurde cui i romani hanno dovuto assistere, l’incomprensibile voltafaccia in materia di Stadio della Roma le supera tutte!
Appare infatti inaudito, pensando ai suoi mitici interventi di denuncia quando era all’opposizione[1], il cambiamento di posizione dell’attuale Assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini, Daniele Frongia.
Cosa e perché può aver generato questo cambiamento di rotta? Cambiamento, ovviamente, avvenuto una volta salito al potere, proprio grazie all’innamoramento dei romani nei suoi confronti per il coraggio dimostrato all’epoca di quelle denunce!
Lorenzo Vendemiale, su Il Fatto Quotidiano di ieri[2] ci ha dato notizia del siluramento della consigliera, nonché Vicepresidente Commissione Urbanistica, Cristina Grancio. La sua colpa? Non aver dato l’ok alla delibera 38/2017 (che aggiorna il presunto interesse pubblico dello Stadio della AS Roma), già approvata dalle varie commissioni e in procinto di approdare, la settimana prossima, in Assemblea Capitolina per il voto finale. … E già, quando a Roma si tocca l’argomento Stadio si viene allontanati. Lo ha vissuto sulla sua pelle perfino l’ex Soprintendente Margherita Eichberg, cacciata per aver avuto l’ardire di fare il suo mestiere!!!!
Oggi la vittima sacrificale è appunto la Grancio, ovvero colei che ha osato limitarsi a far notare che, per come la delibera della vergogna è strutturata, allo stato attuale “si ravvisano troppi profili di possibili illegittimità e io non me la sento di prendermi questa responsabilità”.
Un affronto del genere, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento del M5S, merita quindi un processo da parte dei probiviri … e dire che mi ero lasciato convincere dallo slogan “l’onestà tornerà di moda!” del Movimento, e dire che avevo ritenuto gli interventi di Frongia nel 2014 come la pietra tombale sull’ignobile vicenda di Tor di Valle! … che delusione!!
Nel 1971, l’immenso genio di Woody Allen scrisse, diresse e interpretò il film “Bananas”, tradotto in italiano come “Il Dittatore dello Stato Libero di Bananas”, il film narra la storia del collaudatore industriale Fielding Mellish il quale, dopo essere stato lasciato da Nancy – un’attivista sociale di cui è innamorato – decide per disperazione di visitare lo Stato di Bananas per dimostrare il suo sostegno alla popolazione del luogo. Una volta giunto a destinazione viene invitato a cena dal dittatore locale il quale, in realtà, intende ucciderlo. Scampato miracolosamente al tentativo di omicidio e salvato dai rivoluzionari, trovandosi in debito nei loro confronti, diviene un rivoluzionario che combatte fino al raggiungimento del successo!
Tuttavia, una volta raggiunto il potere, l’ex capo dei rivoluzionari diviene un nuovo dittatore di stampo castrista, il potere gli dà alla testa ed inizia a imporre leggi assurde del tipo “da oggi la biancheria intima andrà cambiata tre volte al giorno e, per poter controllare che non vi siano irregolarità, andrà portata da sopra ai pantaloni!”
Ebbene, il voltagabbana del M5S sullo Stadio, con tanto di punizione per le persone che abbiano avuto l’ardire di mantenersi coerenti con le posizioni di tre anni fa, mi ricorda molto da vicino il cambiamento dell’ex capo dei rivoluzionari di Bananas!
Va da sé che, se il buongiorno di vede dal mattino, la gestione della politica romana … nonostante i “Raggi” luminosi promessi, sembra proiettare ombre cupissime su quella onestà che doveva tornare di moda!
Per par condicio, però, vorrei far notare ai creduloni dell’ultim’ora che, le contestazioni in corso in Campidoglio[3] da parte dei rappresentati dell’opposizione aprono moltissimi altri quesiti … dov’erano e cosa facevano gli attuali politici di minoranza quando la giunta Marino creò le premesse per questa ignobile vicenda?
Accogliamo dunque con letizia la novità che gli attuali politici di minoranza stiano finalmente rinnegando la porcata che hanno consentito, ma non dimentichiamo mai il fatto che, se oggi Roma è costretta a discutere dello Stadio a Tor di Valle, lo si deve alla giunta Marino e a tutti coloro i quali, in maggioranza o all’opposizione, votarono a favore di quella schifosa delibera!
[1] Per esempio, vedere questo link: https://www.youtube.com/watch?v=DMQQ8kHSFR8
[2] http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/09/stadio-della-roma-m5s-sospende-la-consigliera-non-ha-dato-ok-alla-delibera/3648779/
[3] http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/06/09/news/stadio_della_roma_caos_in_aula_nel_municipio_ix-167689287/
Si, penso anch’io che Berdini abbia scelto quella soluzione una volta convintosi di avere a che fare con ” una corte dei miracoli “. Introiettando tutte le contraddizioni che stanno all’esterno si può solo implodere. Auguri !
…per il resto bisogna anche dire che non è mai esistita un’autonoma analisi sul ” trionfo della rendita ” a Roma, da parte del M5s, a parte una generica rivendicazione dei diritti dei cittadini sul suolo urbano. I cittadini. D’altronde qualcuno pensava che Luciano Gallino fosse uno psicologo……..
Sergio Brenna
Diario
Recenti
Dai post dei sostenitori della proposta di nuovo stadio con grattacieli all’ex ippodromo di Roma/Tor di Valle: “La zona in cui costruire la sceglie il costruttore, lasciando al Comune la capacità di contrattare opere di interesse pubblico in cambio delle concessioni”. Il paradiso degli speculatori immobiliari ! Per fortuna non è più così (lo era stato negli anni ’50/’60 con le “convenzione fuori PRG”), anche se più d’uno ne sogna il ritorno identico sotto nuove denominazioni più accattivanti (Accordi di Programma, PII, Piani di riqualificazione urbana, e via fantasticando).
Non è però che ieri a Milano nel dibattito in Consiglio comunale sulla mozione di indirizzo per il riuso degli ex scali FS gli argomenti della maggioranza PD/SI (Monguzzi più sfacciatamente di tutti) e dell’opposizione FI/Lega fossero molto diversi: la proprietà delle aree è privata e noi dobbiamo adeguarci a quanto e come vuol edfificare al più accontentandoci di qualche piccola mancia di pubblica utilità !
Siamo tornati indietro agli anni ’50/’60 ma con un’ignoranza ancora più di basso livello. Il risultato di un lavaggio del cervello di massa su scala nazionale ha portato i suoi frutti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il livellamento verso il basso raggiunge oggi il suo picco massimo storico. La strategia di marketing/comunicazione delle forze politiche (ufficiali e non) per il livellamento verso il basso è stata vincente. E le cose non possono che peggiorare dato il livello culturale, etico e morale di chi sta al di sopra dei giochi.