E così, la lunga battaglia civile per scongiurare la realizzazione dell’orripilante progetto dello Stadio “della” AS Roma, sembra giunta alla disfatta[1].
E’ il trionfo dell’arroganza, è il trionfo dell’ignoranza, è il trionfo della legge del più forte, è il trionfo della fatidica affermazione del Marchese del Grillo “io so’ io … e voi nun siete n’cazzo!”
A cosa son valsi i sacrifici e le spese per anni di studi universitari durante i quali ci era stato insegnato il rispetto delle normative urbanistiche, delle leggi di tutela, del rispetto delle distanze e degli standard, della Legge Galasso, ecc.? … A quanto pare, possiamo buttare tutto in un wc e tirare lo sciacquone!
… O meglio, se apparteniamo alla categoria dei comuni mortali, ergo “non siamo nessuno”, tutte quelle cose che ci hanno insegnato continueranno a valere e, semmai, anche nel loro rispetto, ci vedremo bocciare i nostri progetti per futili (quanto dubbie) ragioni. Mentre, se apparteniamo alla categoria degli individui senza scrupoli e, ancor meglio, se i nostri clienti appartengono alla categoria “di quelli che contano”, allora non sarebbe stato necessario perder tempo a studiare, laurearsi, sostenere esami di stato per l’esercizio professionale, né avrebbe alcun senso la conoscenza della normativa e della deontologia, né, infine, risulterebbe necessario e obbligatorio seguire corsi per l’ottenimento di crediti formativi permanenti: tutto ci sarà consentito!
Ciò che è successo in questi giorni in merito alla vicenda dell’Ippodromo di Tor di Valle è davvero scandaloso! La cancellazione del vincolo rappresenta un precedente gravissimo che spiana la strada al definitivo massacro del nostro patrimonio e del nostro ambiente!
Del resto, la triste stagione di questo massacro era stata inaugurata dal sindaco Rutelli, con l’imposizione di un clone di autogrill nel pieno centro di Roma, spacciato per nuovo Museo dell’Ara Pacis. Quella stagione è poi proseguita con tante altre mostruosità, costosissime, firmate dalle presunte “archistars”, mostruosità che stanno gradualmente sfigurando il volto di Roma.
Del resto, all’epoca in cui Odile Decq interveniva sullo Stabilimento della Birreria Peroni sostenendo con arroganza: “(…) la Soprintendenza ci aveva detto che bisognava mantenere entrambe le facciate, e noi ne abbiamo tolto un pezzettino in angolo per far vedere che esistevamo[2]“, nessuno la fermò, dimenticando che, quando si consentono certi precedenti, il male non può che andare avanti.
Mi rendo conto che il paragone possa risultare orribile ma penso che, chi consenta certi interventi in un tessuto sano si comporti come chi sottovaluti la presenza di un tumore favorendo la proliferazione delle metastasi!
Ritengo che gli ultimi governi abbiano rappresentato il peggio che si potesse immaginare in materia di beni culturali (e non solo). Il ministro Franceschini si è reso responsabile di vari scempi e figuracce internazionali, eppure continua a sedere sul suo scranno! Ma che dovremmo dire dell’arroganza, se non addirittura malafede, mostrata da tutti quei ministri così ben disposti alla svendita del nostro patrimonio, al massacro del nostro territorio ed alla trivellazione nei nostri mari?
Non c’è quindi da meravigliarsi nel leggere le sconfortanti parole di Prosperetti – l’architetto alla guida della Soprintendenza di Roma – il quale, riferendosi ai passati errori (o malafede) della Soprintendenza che hanno portato all’ignobile cancellazione del vincolo sull’Ippodromo di Tor di Valle afferma: “È evidente una grave impreparazione normativa per tutelare l’architettura del Novecento. Sapesse quanto ho faticato in passato per impedire la grave manipolazione di un altro edificio di Lafuente, quello della Esso. Inoltre non mi lascia per niente tranquillo sapere che, a causa della riforma Madia, nella Conferenza dei servizi che dà il parere definitivo, non si può ascoltare l’opinione delle soprintendenze“.
E già, Franceschini ha delle enormi responsabilità riguardo a delle scelte scellerate, ma il male che la Riforma Madia ha fatto e sta facendo all’Italia è un qualcosa che travalica ogni possibile confine etico!
Una vera e propria “Mandrakata” da far impallidire er Mandrake ed er Pomata, i più famosi scommettitori di cavalli di Tor di Valle!!
Tornando quindi alla brutta faccenda dell’Ippodromo, e sorvolando sulle assurdità che emergono dall’intervista di Repubblica a Prosperetti di cui alla nota 1, vorrei comunque fare una piccola riflessione.
Chi, in certe circostanze, emetta pareri e sentenze, non dovrebbe limitarsi al rispetto di cavilli burocratici derivanti dalle “dimenticanze” 2011 e 2013 (tanto comode al Marchese del Grillo di Turno), bensì dovrebbe prendere in considerazione, come ho più volte scritto[3], almeno altri due argomenti:
- ai fini della Legge sugli Stadi, l’attuale progetto per lo Stadio non risulterebbe nemmeno presentabile, in quanto promosso da un privato per darlo in affitto ad una squadra di calcio, piuttosto che essere lo stadio di proprietà quella squadra.
- Il progetto non rispetta minimamente le distanze previste dalla Legge Galasso
[1] http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/06/14/news/stadio_tor_di_valle_la_resa_del_soprintendente_via_il_vincolo_sull_ippodromo_-168059533/
[2] http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=8913
[3] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2017/06/10/roma-bananas-sola-andata/
https://archiwatch.it/2017/01/31/mazzola-a-proposito-di-stadio-e-grattacieli/
http://andreaciabocco.blogspot.it/2017/02/riflessioni-dellarch-ettore-maria.html
http://www.sandroranellucci.it/blog/var/data/2849/sempre_sullo_stadio_della_AS_Roma.pdf
https://m.youtube.com/watch?v=E_4Akwc7uc8
https://archiwatch.it/2017/02/26/98601/
https://archiwatch.it/2017/03/02/lignobile-attacco-mediatico-alla-soprintendenza/
http://www.sandroranellucci.it/blog/var/data/3342/Aggiornamenti_sullo_stadio_della_Roma.pdf
Un pensiero su “L’ultima Mandrakata … e il vincolo non c’è più”