Ieri l’altro, su “ilRomanista.edu” è stato pubblicato un interessante articolo a firma di Andrea De Angelis dove, ormai senza più necessità di tenere nascoste un po’ di verità, vengono elencati (solo in parte), alcuni costi pubblici della privatissima operazione “Stadio a Tor di Valle”.
Nell’articolo si può quindi candidamente leggere che il progetto richiederà l’utilizzo di € 45 milioni (dovuti dal proponente come “ex costo di costruzione”) per “risolvere solo in parte i problemi di una linea ferroviaria già in grave crisi”, così come ammette lo stesso De Angelis, oltre a € 180 milioni stanziati dalla Regione Lazio.
Parliamo quindi di ben € 225 milioni che lo stesso De Angelis riconosce come insufficienti visto che “ne occorrerebbero più o meno il doppio per migliorare la vita di circa 50 mila passeggeri ogni giorno, in sostanza 18 milioni di persone ogni anno”.
A conti fatti, quindi, per il solo adeguamento del trasporto pubblico ferroviario indotto dall’impianto privato servirebbero € 450 milioni!! … cifra che, ben sappiamo, andrebbe presa per difetto!
Per quanto invece riguarda il trasporto privato, almeno per il momento sappiamo che il generosissimo governo-non-eletto – sempre alla ricerca di consensi elettorali da parte dei romanisti alle prossime elezioni – ha pensato bene di devolvere ben 100 mln per il cosiddetto Ponte di Traiano … anche in questo caso, però, sappiamo bene che la cifra non sarà quella definitiva, visto che il problema non è solo lo svincolo per la Roma-Fiumicino, ma l’intera tratta stradale della via del Mare assolutamente insufficiente e pericolosissima!
Eppure, la legge del 2013 sugli stadi prevedrebbe di realizzare (ammodernando gli impianti preesistenti come prima istanza) strutture CHE NON COMPORTINO ALCUNA SPESA PUBBLICA! … Evidentemente, nella Roma in mano a chi sbandierava lo slogan “l’onestà che tornerà di moda”, esistono delle norme – a noi ignote – per le quali “la legge è uguale per tutti … ma per alcuni più uguale degli altri!”
La assoluta mancanza di responsabilità da parte dei partecipanti alla Conferenza dei Servizi che ha dato il via libera allo stadio si evidenzia, sempre su “ilRomanista”, nel passaggio dell’intervista trionfante a Baldissoni in cui si legge che “Tutti i pareri in Conferenza hanno detto che il ponte non è indispensabile, ma se ci sarà ovviamente sarà qualcosa di positivo!”[1]
Quei signori, evidentemente, ignorano o dimenticano la pericolosità di una struttura del genere lungo una strada del genere, quei signori, infatti, ignorano o dimenticano i tristi precedenti delle concessioni rilasciate per l’apertura di centri commerciali lungo la via Pontina, che con la loro presenza hanno visto impennare gli incidenti stradali e la morte di tante persone! … Forse quei signori – e tutti i personaggi invischiati in questa vergogna urbanistica – meriterebbero una condanna per omicidio colposo per ogni incidente che andrà a verificarsi sulla strada per Tor di Valle, perché non potevano non sapere!
A conti fatti, quindi, per il momento siamo ad una stima di spesa pubblica per l’adeguamento della ferrovia e per il ponte, pari a € 550 mln …
Se però provassimo ad allargare il nostro campo visivo, ergo provando ad immaginare cosa occorra fare per poter assorbire il volume di traffico sulla via del Mare, una o due volte alla settimana (coppe incluse) in occasione degli incontri di calcio, e tutti giorni della settimana a causa della presenza del business center, ci accorgeremmo della necessità impellente di adeguare anche l’intera tratta di questa arteria, da viale Marconi (anch’esso poco scorrevole) fino ad Ostia … Tranne che per i “miopi” estensori e giudici della Valutazione di Impatto Ambientale, è infatti indubbio che la stragrande maggioranza dei romani residenti sulla sponda sinistra del Tevere userà quella strada e non la Roma-Fiumicino per recarsi a Tor di Valle!
Parliamo di ben 22 km di strada da allargare che, tra espropri, progetti e cantiere andrebbe ad avere un costo esorbitante, ovviamente a carico dello Stato e non dei proponenti!
Stando ai costi indicati per metro lineare riportati nella “determinazione dei Costi Standardizzati per la categoria di opere strade e autostrade Metodo, strumenti e sperimentazione su casi di studio” della Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici Osservatorio dei lavori pubblici[2], escludendo qualsivoglia ampliamento di tratta stradale su viadotto (il cui costo risulta essere oltre 10 volte superiore a quello “in trincea o in rilevato”, ovvero € 39.952,50/ml), escludendo gli espropri, escludendo la nuova piantumazione degli alberi da sradicare e considerando solo ed esclusivamente l’aggiunta di una corsia di marcia ed una di emergenza per carreggiata, escludendo altresì il costo dei necessari svincoli, avremmo un costo per metro lineare per carreggiata “in trincea o in rilevato” pari a € 3.107,04/ml, ovvero € 6.214,08/ml che si traduce in € 136.709.760,00 … costo che, dati gli standard italiani, e date le cose che si sono escluse da questa stima più che sommaria, appare abbastanza inverosimile per difetto!
Nella realtà dovremmo ipotizzare una spesa non inferiore a 350 mln che, sommata ai 550 di cui sopra, porta un investimento pubblico ad 1,0 mld di euro!!! … Il tutto per soddisfare il capriccio privato dello stadio a Tor di Valle che, stando alle affermazioni dell’attuale assessore Daniele Frongia (all’epoca in cui essendo all’opposizione[3] non aveva contratto il “morbo di Bananas”), non sarebbe un capriccio, ma fonderebbe le se ragioni in cose non così ingenue come un mero capriccio!
Desta quindi non poca meraviglia il fatto che Frongia abbia cambiato idea sull’argomento, così come desta meraviglia il fatto che l’interno M5S abbia modificato la sua opinione rispetto al 2014 riportata nel link che invito a leggere[4]. Perché tradire l’elettorato?
Non desta invece alcuna meraviglia il supporto per quest’opera da parte di Malagò il quale, avendo perso la battaglia per lo sperpero di denaro pubblico per fini Olimpici, ha pensato bene di dirottare il suo tifo verso lo scempio di Tor di Valle e quello del Centrale del Foro Italico.
Né desta meraviglia (ma semplicemente rabbia) il supporto economico proposto dai ministri dello Sport Lotti e delle Infrastrutture Delrio i quali – pur presiedendo un governo di un Paese in ginocchio, dove si crede di poter risanare i conti pubblici promuovendo la svendita dei beni pubblici, la morte del sistema sanitario nazionale e la cancellazione al diritto di pensionamento dei lavoratori – hanno saputo trovare, da un giorno all’altro, ben 100 mln di Euro di denaro pubblico da destinare alla realizzazione di un’opera atta a consentire il funzionamento di un intervento privato!
Alla luce di questa situazione, la cosa davvero triste è l’atteggiamento da pecoroni di tanti italiani, soprattutto di tanti professionisti (ingegneri ed architetti) i quali, senza documentarsi, senza conoscere le norme, senza conoscere i piani e fondando le loro convinzioni solo ed esclusivamente sul sentito dire da parte dei media sotto controllo degli interessati all’operazione, preferiscono accusare di arroganza “grullina”, di idiozia, di lazialità e di “Caltagironismo” chiunque provi a far conoscere la realtà di ciò che stia accadendo.
In un mondo infestato da certi personaggi ottusi, che amano infilare la testa sotto la sabbia piuttosto che ribellarsi al sistema, non sembra esserci alcuna speranza che le cose possano cambiare … del resto, dopo oltre un ventennio con la politica in mano a personaggi che istigavano gli italiani ad indebitarsi con le banche per poter “vivere al di sopra delle proprie disponibilità”, non v’è molta possibilità che gli italiani comprendano che il consumismo esasperato – cui l’idea dello stadio a Tor di Valle appartiene – sia il viatico per la nostra morte economica!
[1] https://www.ilromanista.eu/news/as-roma/1606/stadio-della-roma-a-una-giornata-storicaa-ca-il-via-libera-dalla-conferenza-dei-servizi
[2] http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/Pdf/strade.pdf
[3] http://video.repubblica.it/edizione/roma/quando-frongia-nel-2014-disse-no-allo-stadio-della-roma/267754/268149
[4] http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/roma/2014/12/favorevoli-allo-stadio-per-le-squadre-di-calcio-romane.html
Tutta questa vicenda è marchiata non tanto dall’avidità di alcuni quanto dalla disperazione, in un paese, chi in un modo chi nell’altro, di disperati ! Tutti i fautori di questa scelta apparsi sulla scena lo sono, cosi le ragioni che li hanno spinti verso un errore tanto evidente : economiche e politiche, miopi convenienze elettorali, meschinità sociali e miserie culturali. Uno spettacolo da basso impero degno del migliore ” panem et circenses ” e… vinca il migliore. Fatta salva la critica generale su cui spicca quella tecnica e giuridica, scialuppe di salvataggio, il resto saranno solo conti salati in cui naufragare sarà affatto dolce.
Ci consoleremo con tre scudetti consecutivi della Magica !