Aggiornamento di Luciano Belli Laura sulla situazione dello Stadio a Tor di Valle in vista della scadenza dell’11 giugno

Lo stadio “della” AS Roma Calcio sull’ansa di Tor di ValleNegli ultimi giorni, in vista della “scadenza dell’11 giugno”, data entro la quale i giornali ci informano “sarà possibile presentare osservazioni e obiezioni agli Uffici responsabili dell’Urbanistica a Roma”, c’è stata una accelerazione, da parte dei sostenitori dello Stadio a Tor di Valle, nel tentativo di convincere l’opinione pubblica della assoluta necessità ed urgenza di procedere con la realizzazione della inqualificabile opera speculativa privata, su di un suolo inutilizzabile, spacciata per opera di interesse pubblico, del tutto regolare!

Nei giorni scorsi un articolo di Lorenzo di Cicco pubblicato su “Il Messaggero[1], affermava: «per Virginia Raggi, l’operazione calcistico-immobiliare legata al nuovo stadio della Roma, con annesso Ecomostro di uffici e negozi, dovrebbe vedere l’avvio dei lavori già entro fine anno» e, in calce, ricordava: «[…] La prima scadenza è il prossimo 12 giugno. Entro quella data vanno presentate osservazioni e obiezioni agli uffici dell’Urbanistica. Un atto di opposizione c’è già, come ha raccontato Il Messaggero la settimana passata. A presentarlo è un gruppo di urbanisti guidati da Francesco Sanvitto, l’ex capo del Tavolo Urbanistica del M5S, poi epurato per avere ribadito la propria contrarietà al progetto Tor di Valle. I ricorrenti contestano il fatto che il PRG venga modificato prima della bonifica dell’area, che è a rischio inondazione. Il Piano nazionale di assetto idrogeologico, varato dal governo nel 2006, esclude che in questo tipo di aree si possano “realizzare centri commerciali, direzionali e ricettivi previsti nel progetto in esame” […]».

Anche “il Giornale[2]di lunedì 4 c.m. aveva riportato la notizia della scadenza del 12 p.v. e di quelle che sono le “grane” della giunta per non rischiare di “perdere lo Stadio”, tuttavia le notizie, si suppone in buona fede, visto che sono riportate anche da giornali “non vicini alla giunta”, rischiano di essere fuorvianti perché non del tutto precise.

Con l’intento di rendermi utile a chiarire una serie di “incomprensioni”, “fraintendimenti” e polemiche in atto, anche tra chi si stia battendo per evitare questo scempio, ho deciso di ospitare nuovamente nel mio blog uno scritto, utilissimo, di luciano Belli Laura, che cerca di riassumere molto brevemente le varie “magagne” neanche troppo celate di questa triste vicenda.

Nel messaggio accompagnatorio, Belli Laura ricorda che

«Occorre ribadire che adesso, entro l’11 giugno, a Roma Capitale occorre presentare le “osservazioni” alla Variante Urbanistica. Le “opposizioni” e le “obiezioni” al progetto, invece, potevano, possono e potranno essere presentate in Regione, ai sensi dell’art. 9 della legge 241/1990.

Per NON fare confusione, credo sia utile pubblicare il seguente S.O.S: per Tor di Valle. Che potrebbe essere una logica premessa alle “osservazioni”».

 

S.O.S. (Schematicamente Osservando l’Osservabile) per Tor di Valle.

Avviso Adozione Variante al PRG del Comune di Roma
Manifesto divulgativo della Variante al PRG affisso a Roma
  • il Comune adotta la Proposta di Piano o di Variante al Piano
  • il Comune pubblica all’Albo Pretorio la Delibera di Adozione e gli elaborati di Piano o di Variante
  • chiunque può presentare osservazioni
  • le osservazioni al Piano e/o alla Variante devono essere fatte nel pubblico interesse
  • il pubblico interesse è espresso nella Delibera di Adozione della Proposta di Piano o di Variante
  • chiunque voglia fare osservazione alla Variante al PRG di Roma Capitale cerca e non trova la Delibera di Adozione
  • qualcuno lascia perdere; talaltro va a vedersi gli altri documenti pubblicati
  • tra i 108 documenti trova: la Determina G18433, la Nota 0043659, i Verbali della CdS, un mare di documenti grafici
  • nella Determina G18433 del 22 dicembre 2017 chicchessia vede che:
  1. al termine della Conferenza di Servizi il progetto è stato solo ASSENTITO CON PRESCRIZIONI
  2. il progetto non approvato ma assentito con prescrizioni è, tuttavia, approvato ai fini d’adozione di variante urbanistica
  • nella nota del 25 gennaio 2018 chiunque vede che:
  1. il proponente è invitato ad adeguare alle prescrizioni/ottemperanze il Progetto assentito con prescrizioni
  2. il proponente è invitato a trasmettere il Progetto adeguato alle prescrizioni/ottemperanze a Roma Capitale
  3. Roma Capitale dovrà pubblicare, ai fini di procedura di Variante Urbanistica, il Progetto adeguato alle prescrizioni
  4. al proponente è altresì rammentato che il Progetto sarà approvato solo se adeguato alle prescrizioni/ottemperanze
  5. nessuno controlla se il Progetto pubblicato ai fini urbanistici è effettivamente adeguato alle osservazioni/ottemperanze
  6. Roma Capitale non ha titolo a verificare l’adeguamento del progetto che, ai sensi della L. 147/2013, spetta alla Regione
  7. Roma Capitale rinuncia ad esercitare il diritto/dovere di deliberare autonomamente l’adozione della Variante Urbanistica
  8. e pubblica semplicemente un’assurdità nomata “Progetto … che al suo interno comporta variante urbanistica
  • tra i documenti pubblicati, nella cartella A_01_Urbanistica.zip qualcheduno scova il “Progetto Urbanistico
  • da Eurnova srl nomato … strumento urbanistico di iniziativa privata “Stadio della Roma – Tor di Valle
  • da Eurnova srl formato come Comparto Urbanistico con superficie territoriale (in realtà fondiaria) di 890.808 m2
  • da Eurnova srl predisposto per realizzare su tale comparto una S.U.L. complessiva di 212.000 m2
  • da Eurnova srl considerato in deroga al PGTU ed in variante al PRG al punto che dovrà:
  • prevedere l’aggiornamento di tutti gli elaborati allegati al PRG che si renderanno necessari,
  • individuare una serie di condizioni necessarie da ottemperare nelle successive fasi dell’iter approvativo
  • qualcuno (il sottoscritto, Luciano Belli Laura), ai sensi dell’art. 40 della Legge Regione Lazio n° 38 del 22 dicembre 1999, rileva che:
    1. I PUOC non possono comportare variante al PUCG. A tal fine non costituiscono variante al PUCG
    2. il “Progetto Urbanistico” ossia “piano di libera iniziativa” o “strumento urbanistico esecutivo” non può variare il PRG
    3. il “Progetto Urbanistico” in quanto strumento urbanistico esecutivo d’iniziativa privata era lecito se attuava il PRG
    4. tale strumento urbanistico di iniziativa privata “Stadio della Roma – TOR di Valle” non deve costituire variante al PRG
    5. taluno può ritenere che Roma Capitale avrebbe dovuto deliberare comunque questa variante urbanistica
    6. talaltro ritiene che Roma Capitale non ha voluto esercitare il potere/dovere di deliberare questa variante urbanistica
  • chiunque dovrebbe considerare che, neppure l’amministrazione procedente (Regione Lazio), poteva farlo, giacché:
    1. ai sensi del comma 2-bis dell’art. 62 della L. 96/2017, può costituire variante urbanistica il “verbale” dell’ultima CdS
    2. ai sensi di tale norma, NON può costituire variante urbanistica il “progetto” adeguato da adeguare come suddetto
    3. tale norma, pertanto, NON poteva e NON doveva essere considerata semplicemente perché non necessario

Si veda, infatti, la contraddittorietà tra il punto 2 (a pag. 11 di 61) ed i punti 6 (a pag. 15 di 61) e 9 (pag. 16 di 61) della Determinazione G18433 del 22 dicembre 2017, comportante che il “progetto adeguato ed integrato” ch’è stato solo assentito con prescrizioni, al termine della CdS, deve essere ulteriormente adeguato ad una serie infinita di prescrizioni ed ottemperanze, prima della pubblicazione, in quanto variante urbanistica.

Ed inoltre si veda anche quanto scritto dai medesimi estensori dell’atto suddetto, nella loro nota prot. 0043659 del 25 gennaio 2018. E cioè:

  • l’INVITO a “trasmettere il progetto definitivo approvato in Conferenza e adeguato alle prescrizioni, osservazioni raccomandazioni ed indicazioni richieste dagli Enti e contenute negli atti sopra citati a Roma Capitale, che provvederà alla pubblicazione di apposito Avviso di Deposito in libera visione al pubblico“;
  • il MONITO (espresso come rammento) a procedere all’adeguamento del progetto adeguato ed integrato onde arrivare alla sua effettiva approvazione, così espresso: “Si rammenta, ai fini del completamento dell’iter procedimentale di cui alla L. 147/2013 relativo all’intervento indicato in oggetto, in corso presso questa Amministrazione, che solo ove il progetto sia stato adeguato alle prescrizioni ed alle ottemperanze indicate dalle Amministrazioni ed Enti nel corso della Conferenza si servizi, esso potrà concludersi positivamente”.

Cosicché, non necessario adottare in quanto variante urbanistica il “progetto” in itinere, quindi non approvabile

  • ai sensi dell’art. 40 della Legge Regione Lazio 38/199, non si poteva adottare in quanto Variante Urbanistica il “Progetto Urbanistico”
  • chiunque, pertanto, dovrebbe innanzitutto osservare che nulla, nel pubblico interesse, è osservabile sul “Progetto che al suo internovuole ma assolutamente noncomporta variante urbanistica
  • chiunque conseguentemente potrà diffidare il Presidente dell’Assemblea Capitolina a porre in votazione qualsivoglia contro deduzione predisposta per rigettare un’osservazione che evidenzia la mancanza di trasparenza e di rispetto delle norme vigenti (giammai abrogate e neppure condizionate da leggina balneare discutibile e, forse, incostituzionale) nonché la mancanza assoluta di presupposti certi e validi per considerare il “Progetto Urbanistico” di Eurnova srl una variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Operazione che, inoltre, sottrae al cittadino la possibilità di partecipare alla decisioni che competono al Consiglio Comunale, se a sua volta i Consiglieri stessi sono esautorati dal potere/dovere di variare o mantenere inalterato l’assetto urbano e territoriale a Tor di Valle. Operazione intrapresa da amministrazioni pubbliche che pare abbiano aver assecondato prevalentemente interessi privati della proprietà fondiaria.

in fede, Luciano Belli Laura

[1] https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/tor_di_valle_bonifica_prima_della_variante-3768435.html

[2] http://www.ilgiornale.it/news/politica/nuova-grana-raggi-roma-rischia-stadio-1536207.html

10 pensieri su “Aggiornamento di Luciano Belli Laura sulla situazione dello Stadio a Tor di Valle in vista della scadenza dell’11 giugno

  1. Fa piacere accorgersi che quanto esposto dal Tavolo della Libera Urbanistica, da anni ormai, venga assunto anche da altri…. Quello che stupisce è scoprire che, invece di continuare a disquisire, non si producano “osservazioni” utili….
    Se può interessare, ma ne dubito : http://bit.ly/OSSERVAZIONI_DEL_TAVOLO
    http://bit.ly/ITALIA_NOSTRA_TAVOLO_OSSERVAZIONI_CONGIUNTE
    Entrambe prodotte dal Tavolo e riviste dall’ avv. Andrea Pavanini di Venezia
    francesco sanvitto

    1. non ne sarei molto sicuro … piuttosto mi sembra che sia il Tavolo a decidere quali osservazioni accettare e quali no, così come mi sembra che non si vogliano ascoltare le persone che, ormai da anni, stanno segnalando infinite le ragioni (che tu ingiustamente definisci “disquisizioni”) alcune delle quali assunte dal Tavolo.
      Quando accadono certe cose, occorrerebbe fare muro compatto e non scontrarsi – per ragioni personali che ignoro e che non voglio conoscere – lanciando frecciatine inutili che, oltre a non risolvere nulla, spianano la strada alle ruspe di Parnasi & Pallotta

      1. Ho ‘impressione che tu sia male informato sia sui tempi che sui fatti…. Dal tavolo sono state escluse solo due persone e per motivi di comportamenti volgari da tifosi estremisti… Chi è uscito lo ha fatto di sua propria volontà ed i motivi sono sconosciuti anche a noi….

  2. Se ti interessa questo è uno dei primi appunti prodotti dal Tavolo e dati a Frongia per aiutarlo al banco dell’ opposizione…. ed era già quasi un anno che ci lavoravamo e ci scontravamo con Caudo….
    http://bit.ly/ProMemoriaTdVaprile2015
    Poi abbiamo preparato la denuncia alla Corte dei Conti..
    Oggi pubblicherò le osservazioni presentate congiuntamente con CODACONS e mercoledì decideremo se accettare la proposta di codacons di partecipare con loro “ad adiuvandum” agganciandoci al loro ricorso al TAR….. Come vedi amiamo il lavoro collettivo, non “cacciamo” nessuno ed abbiamo invitato, tramite Danieli, a produrre osservazioni dichiarandoci disposti a presentarle senza modificare una sola virgola….
    f.

  3. Intanto…nel pianeta Papalla, UDITE UDITE, Prosperetti e Montuori scoprono che esiste un patrimonio edilizio che va recuperato e che la città non può espandersi all’infinito. Proprio loro che la stavano fino a ieri demolendo per far posto alle palazze ! Qui o si fa l’urbanistIca o si muore !

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