Anche quest’anno, nel nome del presunto rispetto dell’ambiente, è partito il circo mediatico per promuovere l’assurda gara di Formula E all’EUR di Roma. Due giorni da RomaToday titolava: “Formula E: partito il countdown per l’evento sportivo all’insegna della sostenibilità” [1].
… Come no? Ma certo!!
Effettivamente, come diceva Tino Scotti nel vecchio spot pubblicitario del “Carosello” indirizzato agli stitici: basta la parola!!!
Nel caso in oggetto però, piuttosto “Confetto Falqui”, la parolina magica per raggirare il popolo bue è “Sostenibilità” … un argomento che ho molto a cuore e di cui ho già più volte trattato in alcuni miei libri e in diversi articoli pubblicati anche su questo blog[2].
Del resto, chi volete che vada a sindacare se l’uso del termine “sostenibilità” corrisponda al vero? Se poi a pronunciarlo sono gli “esperti”, oppure dei VIP “inconsapevoli”, o meglio ancora i nostri amministratori politici, è più che normale che questa parolina magica faccia breccia nel mondo di pecoroni dell’evolutissima società fondata sul panem et circenses!
Ecco quindi che la Sindaca Raggi, presentando la 2^ edizione dell’ignobile evento – che complicherà la vita dei romani per un paio di settimane – ha detto:
“Quest’anno rinnoviamo lo spettacolo della Formula E con grande entusiasmo, è un evento sportivo che la nostra città è orgogliosa di ospitare, per intrattenimento puro all’insegna della sostenibilità. Le parole chiave sono tecnologia e ricerca, unite alla centralità della persona e al rispetto dell’ambiente. La chiave vincente per il nostro futuro“.
Petrolini commenterebbe, ironicamente: Bene, brava, bis!!!
Del resto, parlando di sostenibilità, non possiamo dimenticare che la Determinazione della Regione Lazio conclusiva della Conferenza dei Servizi[3] per lo Stadio della AS Roma a Tor di Valle sosteneva che:
«Con riferimento alla mobilità sostenibile devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- realizzazione di infrastutture di ricarica per veicoli elettrici installate presso i parcheggi a raso e multipiano in misura almeno pari allo 0,1% della capienza totale dello stadio;
- realizzazione di un servizio di bike sharing con una dotazione di biciclette almeno pari allo 0,2% della capienza totale dello stadio».
… sicché davanti a tanta “saggezza” dei nostri amministratori politici va da sé che possa affermarsi che la Formula E sia un “intrattenimento puro all’insegna della sostenibilità”!
Chi volete che – ad esclusione del sottoscritto rompiballe congenito – vada a sindacare se, per trasportare i bolidi da 900 kg e tutte le strutture e attrezzature dei box occorrano svariati, inquinantissimi autoarticolati a gasolio? Chi volete che vada a sindacare se, per allestire il tutto, debbano esserci decine e decine di altri mezzi, altrettanto inquinanti, per il trasporto delle transenne, delle telecamere, monitors, spalti, ponteggi, stands, ecc., necessari per realizzare l’evento e trasmettere le immagini nell’etere? … Chi, ancora, volete che si ponga il problema delle emissioni degli elicotteri che svolazzeranno per filmare l’evento? Chi, infine, volete che si ponga il problema delle polveri prodotte dai ferodi, dischi e pneumatici dei bolidi costretti a frenate continue per le “ben 21 curve” del circuito e non solo?
Inoltre, come logico, nell’articolo di RomaToday si dice: “Per consentire lo svolgimento di questi due giorni di festa, il quadrante dovrà subire delle modifiche alla viabilità”.
… a tal proposito, chi volete che si preoccuperà dell’allungamento dei tragitti dei poveri lavoratori romani costretti ad allungare il tragitto di rientro a casa dal lavoro per poter aggirare l’area interessata dal circuito[4]? A chi volete che interessi il fatto che molti di quei cittadini possiedano un’auto a diesel o benzina e sarà costretto ad inquinare più del solito? L’importante è far credere che la limitatissima, presunta, sostenibilità delle auto da corsa elettriche rappresenti una conquista per l’ambiente!
Meglio condannare i malcapitati romani per il fatto che non abbiano ancora potuto permettersi di acquistare un’auto ibrida o elettrica! Costoro, infatti, per i nostri paladini della sostenibilità e dell’ambiente, meritano di essere condannati alle targhe alterne e alle domeniche a piedi, perché è l’ambiente a chiedercelo … peccato che, in quest’occasione, quello stesso ambiente non abbia voce per far capire a certi millantatori che l’inquinamento causato da tutto quello che gira intorno alla gara di due ore con delle auto elettriche risulti molto peggiore delle emissioni possibili durante le domeniche di divieto!
Del resto nessuno guarderebbe in TV le immagini degli automobilisti romani che vanno a godersi la meritata gita fuoriporta, sicché il circo mediatico non ne trarrebbe alcun guadagno …
La mistificazione della realtà dunque continua. Sicché ci vien detto che «Anche nel 2019 l’E-Prix lascerà una dote preziosa al territorio. […] La traccia positiva della Formula E di quest’edizione, va ad incidere sulla salute delle magnifiche alberature di viale Europa. Saranno messe in sicurezza e, con l’arrivo della stagione autunnale, verranno anche potate le chiome dei tigli presenti sul boulevard. Inoltre, Formula E, si è impegnata a donare 15 decespugliatori al Ministero di Grazia e Giustizia, in modo che possano essere utilizzati nell’ambito del programma di reinserimento sociale dei detenuti. Questi strumenti, quindi, saranno particolarmente utili nella cura del verde cittadino. Un’altra impronta “green” lasciata dal passaggio della Formula E».
Ancora una volta, quindi, “bene, bravo, bis!” … il popolo bue merita tutto questo!
Ma c’è ancora un’altra idiozia collegata all’E-Prix sulla quale non posso evitare di esprimermi: la cosiddetta “Electric Social Parade” che si terrà il 12 aprile.
Nell’annunciare questa manifestazione collaterale, ci è ovviamente stato raccontato che «In tema di sostenibilità, il contributo offerto dalla Formula E alla mobilità sostenibile, non si limita all’esibizione sportiva. Il 12 aprile infatti, alla vigilia dell’E-Prix, è stata organizzata una sfilata di mezzi elettrici a due, tre o quattro ruote. Per la Electric Social Parade di Roma, scenderanno sul circuito del cosiddetto Pentagono, monopattini e bici elettriche, ma anche hoverboard e longboard […].
Davanti a tanta positività (apparente), a chi volete che importi se, nel mondo reale, l’uso di certi mezzi di locomozione per parassiti[5] quali l’Hoverboard, il Longboard e il Segway possano portare a limitare sempre di più la nostra capacità di muoverci? A chi volete che interessi se, più diveniamo dei parassiti sedentari[6], più ci esponiamo a malattie cardiovascolari, al diabete, all’obesità, ecc.?
Forse, quando gli esseri umani arriveranno a trasformarsi negli obesi terrestri del film “Wall-E”, forse capiranno!!
Quegli (ex) terrestri del film infatti, a causa dello sconsiderato modo di vivere che aveva distrutto il pianeta, erano stati costretti ad abbandonarlo e vagando per le galassie all’interno di una gigantesca navicella spaziale dove vivevano seduti su sedie flottanti che gli avevano fatto dimenticare l’uso delle gambe!
… Volete davvero continuare
a credere che tutto vada bene e che gli eventi come l’E-Prix risultino “sostenibili”?
[1] https://www.romatoday.it/sport/formula-e-2019-eur-novita-.html
[2] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2018/07/02/rigenerazione-urbana-sostenibilita-diffidare-dei-mistificatori-della-realta/
[3] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2018/01/08/stadio-a-tor-di-valle-tutti-o-quasi-gli-abomini-della-determinazione-della-regione-lazio/
[4] https://www.romatoday.it/cronaca/eur-modifiche-viabilita-formula-e-aprile-2019.html
[5] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2017/06/07/lhomo-sapiens-si-fece-insipiens-e-penso-fosse-il-progresso/
[6] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2017/05/31/lantropolectus-evoluzione-involuzione-dellessere-vivente-piu-pericoloso-per-il-pianeta-e-per-se-stesso/
I soldi spingono e come spingono !
L’interesse pubblico deve diventare un forma di pressione, una lobbie, in grado di competere con quella privata, altrimenti è una lamentela e una partita truccata.
Green city, sustainable, bike sharing……..il vocabolario della neolingua coglionangla non può mancare negli sproloqui di certa gente. Altro che Confetto Falqui, faranno rimpiangere l’olio di ricino…..
… e non dimentichiamo della “smart city” che, cuocendoci il cervello, faremmo bene a chiamare “silly city”
E’ del tutto ovvio che un Caravan Serraglio di tanti giorni quale quello che ha gratificato la Capitale con questa ridicola corsa della Formula E sia stato pagato molto caro dagli ingenui romani proprio in termini di inquinamento e danneggiamento dell’ambiente! Altro che esaltante esempio di “Economia Circolare”, come vorrebbe farci credere la nostra cara Sindaca Raggi! Lascerà alla città un sacco di nuove colonnine per la carica delle batterie per auto elettriche! Eppoi? Delle 2 milioni di auto elettriche sostitutive di quelle a combustione attualmente in circolazione in città, si sono dimenticati gli organizzatori?
Mo caro Ettore me viè un dubbio molto ecologico:
“Se una batteria per auto da usare in città (con ricarica da queste colonnine!), più di 10.000 km non dura, al termine di un anno 1 MILIONE DI BATTERIE DOVE ANDREMO A SMALTIRLE CON LE NOSTRE MERAVIGLIOSI RACCOLTE DIFFERENZIATE per rimanere in una CITY AD EMISSIONI ZERO?” Tuo Paolo
esattissimo caro Paolo!!!
Del resto non poteva esserci un commento più preciso di questo da parte di un grande esperto come te, grazie!
— LA VITA DELLA CITTA’ DI ROMA……E’ ORMAI UN FRAGOROSO
CAROSELLO……..NEL QUALE OGNUNO CI METTE IL PROPRIO DANNOSO SVAGO ……! —–