Ho conosciuto Roberto in occasione della tragica scomparsa del prof. Giorgio Muratore, del quale era intimo amico, oltre che collega.
Con Roberto ci eravamo battuti per tenere in vita il Blog “Archiwatch”, creato e magistralmente gestito da Muratore ma, purtroppo, non riuscimmo nel nostro intento … troppi pareri contrastanti, alcuni dei quali assolutamente illogici che a noi parvero “interessati”, finirono per convincere moglie e figlie del Professore che sarebbe stato inammissibile poter continuare a tenere in attività quel prezioso blog, perché non avrebbe mai potuto garantire la continuità del pensiero del suo creatore che, qualcuno sosteneva – con nostro stupore – essere orientato in direzione diversa da quella che appariva, perché, di recente, aveva avuto alcuni ripensamenti … un presunto “scoop” sul quale Roberto nutriva enormi riserve!
Con Roberto, che già seguiva i miei scritti per Archiwatch, legammo fin da subito. Fu proprio lui che mi convinse a creare un blog tutto mio, che continuasse ad informare e contro-informare, così come faceva Giorgio.
Inizialmente avevo lasciato cadere quel ripetuto invito, sperando che il carrozzone di Archiwatch ripartisse ma, dato che la situazione non accennava a sbloccarsi, a maggio del 2017 decisi finalmente di raccogliere l’invito di Roberto e dei tanti followers di Archiwatch, mettendo su questo blog che, come Roberto aveva sempre sostenuto, ha raccolto dei consensi inaspettati!
Roberto aveva tanto a cuore la necessità di denunciare tutte le magnane urbanistiche e gli obbrobri architettonici in giro per l’Italia, per cui mi mandava regolarmente dei bellissimi messaggi di apprezzamento ed incoraggiamento per i miei scritti “coraggiosi”. Roberto, soprattutto, sin dai primi vagiti di “Virtutem Forma Decorat” è stato una delle mie principali fonti di informazione.
I pezzi per il San Giacomo e per il Santa Maria della Pietà di Roma, quello per lo Stadio San Siro di Milano e tanti altri sono partiti da delle “imbeccate” del caro Roberto.
Quando c’era qualche “squallida storiaccia da denunciare”, infatti, lui mi inviava delle e-mail intitolate “nun se butta gnente” … perché, mi raccontò, quello era il titolo che dava alle segnalazioni che inviava, quasi ogni mattina, a Giorgio Muratore, “una tradizione che voleva mantenere in vita” tramite il mio blog. Cosa che accettai con grande onore.
Da oltre un anno lo disturbava moltissimo la vicenda dello stadio di Milano, un tema che mi aveva sollecitato più volte e che, solo di recente, avevo finalmente trovato il tempo di trattare, congiuntamente alla vicenda del “Merlata Mall[1]”.
Sono davvero dispiaciutissimo per questa
grave perdita, Roberto lascia un grandissimo vuoto, culturale ed umano!
[1] http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2019/11/13/nuovo-stadio-merlata-mall-ecc-siamo-sicuri-che-lipercementificazione-di-milano-sia-davvero-smart/
Roberto Palumbo…
Uno dei pochi Professori con la P maiuscola. Un Preside fantastico.
Una persona unica…
Che dispiacere….
Buon viaggio… e salutami tuo figlio…
La cordialità con cui ci conoscemmo di persona nell’atrio della Facoltà il giorno dell’incontro per il blog di Giorgio, non è seconda
alla simpatia e al garbo dei suoi post.
Tante volte ho pensato al prof. Palumbo e a quanto mi ha dato nella vita il suo insegnamento di Tecnologia dell’Architettura II. Dei suoi insegnamenti ancora ne beneficio, non nell’architettura (purtroppo non esiste in Italia) o nell’industrializzazione edilizia (l’edilizia è il settore economico più vicino al medioevo), che erano i temi a lui cari, ma nella forma mentis nel fare l’imprenditore di cose da 0 a 1. Con stima.