PERICOLO TRUFFA INTERNAZIONALE PER ARCHITETTI E INGEGNERI

Sono letteralmente sconvolto dall’ennesima dimostrazione della assoluta inutilità dell’Ordine degli Architetti … cosa che ho sempre sostenuto, ma che ora più che mai, come potrete capire leggendo, mi sembra inaccettabile!!

Cari Architetti e Ingegneri italiani, fate attenzione a quello che ho scritto e, se siete stati contattati e siete ancora in tempo, evitate di cadere nella truffa che ci vede oggetto d’interesse da parte di una finta società di costruzioni saudita, divulgate questa notizia a beneficio di tutta la categoria, perché chi dovrebbe farlo se ne è lavato le mani!

Nel corso dell’ultimo mese e mezzo sono stato contattato da una fantomatica grande società di costruzioni, la Arrass Construction[1] di Riyadh, per realizzare un progetto per un centro di intrattenimento con ristorante stellato da inaugurare in occasione del prossimo mondiale di Formula E.

Da quanto ho potuto capire, questa società ha contattato diversi colleghi italiani che, come me, si interessano di progettazione di architettura classica e tradizionale … ma potrebbe anche aver adattato l’invito a seconda delle caratteristiche dei colleghi, ergo potrebbe aver coinvolto tantissimi architetti e ingegneri italiani.

I documenti inviati inizialmente sembravano ineccepibili, probabilmente copiati dai files di qualche azienda seria e opportunamente adattati al caso, sicché era molto facile credere alla proposta.

Dopo quella allettante richiesta iniziale è partita la richiesta di curricula, portfolio e questionari, cui è seguita una selezione che, secondo i messaggi dell’ultima settimana, avrebbe condotto a scegliere il sottoscritto.

Dopo avermi comunicato di essere stato scelto per questo prestigioso incarico, tre giorni fa mi sono stati inviati dei documenti da compilare urgentemente per ottenere un visto diplomatico che mi avrebbe consentito di poter viaggiare, (previo Covid test), nonostante le restrizioni. In aggiunta a qui documenti mi è stato inviato un altro documento intitolato “sworn affidavit of guarantee/oath” (dichiarazione giurata di garanzia / giuramento) su cui risultavano apposti una serie di timbri autorizzativi e l’impegno formale, una sorta di promessa solenne, tra il sottoscritto e la Arrass Costructions a portare a termine questo impegno, pena una serie di sanzioni rigidissime, carcere saudita incluso!

Il dubbio sui timbri di quel documento e il fatto che sembrasse una foto, poco nitida, piuttosto che una scansione in PDF, mi ha portato l’altro ieri mattina a contattare l’Ambasciata italiana a Riyadh perché, ho spiegato loro, mi trovavo “combattuto tra l’accettare subito, per non perdere questa splendida occasione, e rischiare di perdere l’opportunità per poter capire realmente con chi ho a che fare”.

Gli organizzatori, infatti, mi davano tempi strettissimi e mi prospettavano di partire per l’Arabia Saudita già lunedì della prossima settimana: non avendo tempo di far valutare la proposta ad un esperto di diritto internazionale, né poter fare indagini approfondite sulla società in oggetto, ho pensato giusto chiedere aiuto all’Ambasciata per sapere se, stando sul posto, potessero avere delle informazioni certe sulla Arrass Constrctions di Riyadh … da non confondere con l’omonima impresa, regolare e seria, con sede in Estonia.

Pochissimi minuti dopo aver ricevuto il mio messaggio, ho ricevuto una chiamata dall’Ambasciata per approfondire l’argomento e mettermi in guardia dai rischi di questa faccenda, molto poco chiara. Mi sono stati forniti dei preziosi suggerimenti che ho subito messo in atto, in primis contattando anche l’Ambasciata Saudita a Roma dove, grazie alla pronta analisi dei documenti inviati e al mio racconto, mi hanno subito confermato che tutto lasciava pensare ad una truffa, a partire dall’ipotetica possibilità di ottenere un visto in così poco tempo, men che mai uno diplomatico.

Senza star qui a dare i dettagli di tutti i passi che ho fatto, sono quindi addivenuto alla conclusione, inconfutabile, che mi trovavo davanti a un gravissimo tentativo di truffa online, accompagnato da un possibile furto d’identità … una truffa diretta a colpire gli architetti e gli ingegneri italiani.

Nel frattempo, caso ha voluto, l’Ordine degli Architetti di Roma mi contattasse per conoscere l’indirizzo, in Italia e all’estero, dove spedire l’originale del Certificato di Iscrizione all’Albo che mi avevano preparato d’urgenza … ovviamente a pagamento!

A questo punto, approfittando della risposta che dovevo inviare, ho pensato bene di provare a per fare qualcosa per informare per tempo tutti i colleghi che, in questi giorni, potrebbero essere stati oggetto dello stesso tentativo di truffa, così ho scritto all’Ordine degli Architetti di Roma il seguente messaggio urgente:

Gent.ma ……,

la ringrazio molto per il suo messaggio ma devo informarla che, purtroppo, proprio questa mattina ho avuto conferma che si trattava di una truffa, molto ben orchestrata, diretta ad alcuni architetti italiani che, come me, si interessano di progettazione di architettura classica e tradizionale.

Già da ieri, essendomi insospettito per un documento ricevuto e che mi sembrava strano, avevo contattato l’Ambasciata Italiana e Riyadh e quella Saudita a Roma ed avevo avuto risposte che confermavano i miei sospetti.

Questa mattina ho poi contattato un mio collega di Parma, che sapevo essere stato contattato dalla stessa società per lo stesso progetto, ed ho avuto conferma che anche a lui era stato comunicato di esser stato scelto per questo progetto.

La cosa grave è che, per come le cose erano state costruite per poter ottenere il visto di ingresso in Arabia Saudita, ci siamo esposti inviando dei documenti contenenti dati sensibili (n.ro passaporto, immagine scansionata del nostro timbro e firma, foto 4×4 per il documento, ecc.)

Le chiedo quindi la cortesia di inviare il documento – sebbene non più necessario – solo al mio indirizzo e, soprattutto, le chiedo se, tramite il nostro Ordine di Roma, possa far partire una comunicazione urgente, indirizzata a tutti gli architetti e ingegneri d’Italia, mettendoli in guardia dalla proposta di incarico proveniente dalla Arrass Constructions di Riyadh … la truffa potrebbe infatti non essere di natura economica, ma molto più pericolosa“.

A questa richiesta più che legittima l’Ordine, piuttosto che fare il proprio dovere, mi ha risposto:

Gentile architetto Mazzola,

Siamo spiacenti di comunicarle che quanto da lei richiesto non è fattibile. Per quanto da lei descritto, La invitiamo a sporgere denuncia presso la competente autorità giudiziaria.

Ma certo che faccio la mia denuncia, ho infatti contattato la Polizia Postale dell’accaduto ma, nel frattempo, cosa succederà a tutti gli architetti e ingegneri d’Italia esposti a questa truffa??

Questa pilatesca risposta dell’Ordine, lasciando gli architetti e gli ingegneri italiani all’oscuro sulla realtà dei fatti, ergo in balia dei truffatori internazionali, si configura come una occasione persa, da parte dell’Ordine degli Architetti, per poter dimostrare di servire a qualcosa!

Screenshot della risposta del’Ordine degli Architetti di Roma


Ironia della sorte, pochi secondi dopo avermi spedito quella risposta, l’Ordine ha avuto la sfacciataggine di spedirmi un altro messaggio contenente il bollettino per il pagamento della quota annuale.

COLLEGHI, STATE IN GUARDIA DA QUESTA TRUFFA IN RETE E, SE POTETE, AVVISATE I VOSTRI COLLEGHI


[1] http://arrassconstructions.com

5 pensieri su “PERICOLO TRUFFA INTERNAZIONALE PER ARCHITETTI E INGEGNERI

  1. Incredibile ! Un inutile “carrozzone” burocratico, voluto dai “maggiorenti” e dei loro complici dei partiti di centro-sinistra e centro-destra , per estorcere danaro e imporre controllo sui liberi professionisti. È ora di fare qualcosa di veramente serio in Parlamento!

  2. Pensa che su FB il sito dell’ordine mi ha rifiutato di pubblicare il link a meno che non rimuovo la nota sul rifiuto ricevuto alla richiesta di informare i professionisti.
    Siamo messi così

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